Contenuti
1. La derivazione dalla “Resistenza”
1.1. Il “Paradisino”
1.2. Un primo strumento di comunicazione: “La Punta”
1.3. Il “maestro”: Giuseppe Dossetti
1.4. L’incontro con i popolari: Alessandro Coppi
1.5. La “Repubblica di Monteiorino” e la strage di Monchio
1.6. Il sacrificio delle popolazioni montane
1.7. 1945 — La Liberazione di Modena
1.8. L’uccisione di cinque sacerdoti
1.9. L’Alpi: Associazione liberi partigiani italiani
1.10. L’ultimo libro di Gorrieri: Ritorno a Monteiorino
2. La prima fase della sinistra modenese
2.1. Un’esperienza politica “di massa”
2.2. L’anticomunismo “democratico” del gruppo
2.3. 1945 — Il primo Congresso provinciale Dc
2.4. La vittoria del “gruppo Gorrieri”
2.5. Il gruppo si autodefinisce “sinistra modenese”
2.6. Comincia la “gestione” della Dc modenese
2.7. La linea politica di Giuseppe Dossetti
2.8. La sinistra modenese “alla stanga”
3. La sinistra modenese e il mondo cattolico
3.1. La sinistra modenese e le gerarchie ecclesiastiche
modenesi
3.2. Un forte riferimento religioso ma una convinta laicità
3.3. 1946 — La sinistra modenese in minoranza
3.4. La “scoperta” di Francesco Luigi Ferrari
3.5. Il Centro culturale Francesco Luigi Ferrari
3.6. L’arcivescovo Cesare Boccoleri
3.7. Don Elio Monari, don Zeno Saltini, don Mario Prandi
4. La sinistra modenese dal 1946 al 1956
4.1. 1946 — I Convegno sindacale provinciale
4.2. La corrente sindacale cristiana
4.3. 1947 — La Settimana sociale dei cattolici modenesi
4.4. IV Congresso provinciale Dc
4.5. 1948 — I Congresso provinciale delle Acli
4.6. 18 aprile 1948 — I partigiani cattolici all’erta
4.7. Costituita l’Unione provinciale cooperative
4.8. La cooperativa “Il Bosco della Saliceta”
4.9. 1950 — Nascono i “sindacati liberi”
4.10. Giuseppe Dossetti lascia la politica
4.11. La Dc modenese dall’ottobre del 1946 al 1955
4.12. 1951 — VII Congresso provinciale Dc - “La Punta”
4.13. 1952 — VIII Congresso provinciale Dc
4.14. Cesare Bonacini candidato alla Camera
4.15. Bonacini e Coppi non eletti
4.16. 1953 — IX Congresso provinciale Dc
4.17. Gorrieri e il rapporto con i socialisti
4.18. 1954 — XI Congresso provinciale Dc
4.19. 1955 — Nasce la Sias (Società immobiliare per
assistenza sociale)
4.20. Decennale della Resistenza: la Dc di Feltri “deplora”
Coppi
4.21. Cambiamenti al XII Congresso provinciale Dc
4.22. 1956 — Elezioni amministrative
4.23. Il “gruppo” Lavini, Melini, Menziani
4.24. 30 agosto 1956: muore Alessandro Coppi
4.25. Svolta al XIII Congresso provinciale Dc
5. La sinistra modenese ancora in maggioranza
5.1. Si profila la candidatura di Gorrieri per le elezioni del
1958
5.2. Il Centro Ludovico Antonio Muratori e il rapporto tra
Gorrieri e Feltri
5.3. L’arcivescovo Giuseppe Amici
5.4. 1957 — La sinistra modenese prevale al XIV
Congresso provinciale Dc
5.5. Vittorino Carra segretario provinciale Dc
6. Gli “anni ruggenti” della sinistra modenese
6.1. 1958 — La campagna elettorale politica e le “primarie”
6.2. Carra e Gorrieri candidati alla Camera
6.3. I difficili rapporti con l’arcivescovo Amici
6.4. Ciro Santagata segretario provinciale Dc
6.5. Nasce il Circolo di cultura sociale Ezio Vanoni
6.6. 1959 — Viene costituito il Fas (Fondo attività sociali)
6.7. Santagata: Modena nel piano di sviluppo nazionale
6.8. Un nuovo periodico: “L’Informatore”
6.9. La politica per lo sviluppo delle aree depresse della
provincia
6.10. Amintore Fanfani a Modena
6.11. Dario Mengozzi segretario provinciale Dc
6.12. Il fondo di solidarietà per le aree depresse
6.13. L’impegno politico dei cattolici al Circolo Vanoni
6.14. La Dc modenese per un governo di centro-sinistra
6.15. 1959/60 — Una delegazione del Pci in Piazza
S. Agostino
6.16. 1960 — Elezioni amministrative
6.17. Il ministro Rumor sul “passaggio” alla
industrializzazione
6.18. Dibattiti di politica internazionale del
Circolo Ezio Vanoni
6.19. Il Vanoni da circolo a centro
6.20. 1961 — Riunione “interorganizzativa” della sinistra
modenese a Carpi
6.21. Il “librino”: La costruzione dello stato democratico
6.22. La Sias promuove la costruzione a Pievepelago
dell’Hotel Pineta
6.23. XVI Congresso provinciale Dc a Carpi
6.24. Il polo di sviluppo industriale di S. Felice
6.25. 1962 — Zaccagnini a Modena
6.26. 1963 — Gorrieri rinuncia. Carra e Mengozzi candidati
alla Camera
6.27. La lettera di Gorrieri di rinuncia alla candidatura
6.28. La consultazione per le elezioni
6.29. Enrico Menziani segretario provinciale Dc
6.30. Eletti cinque parlamentari modenesi
7. Prospettive modenesi e l’azione per lo sviluppo
economico. Il Palazzo Europa
7.1. 1963 — Il volume Prospettive modenesi strumento per
lo sviluppo
7.2. 1964 — XVIII Congresso provinciale Dc
7.3. Convegno giovani a Sirmione sul Garda
7.4. Elezioni amministrative
7.5. Corsi formativi del Centro Vanoni all’Hotel Pineta di
Pievepelago
7.6. Dopo Sorrento: una commissione di studio sul Partito
7.7. 1965 — Appuntamento a Pievepelago per la sinistra
modenese
7.8. Moro al comitato provinciale Dc
7.9. A Modena le salme di Francesco Luigi Ferrari e
Pio Donati
7.10. A Pievepelago: La cultura nella società moderna
7.11. 1966 — Don Giuseppe Dossetti a Pievepelago sul
Concilio Vaticano II
7.12. Gorrieri segretario regionale Dc
7.13. 1967 — La minoranza si aggrega al Congresso
provinciale Dc
7.14. Rafforzata la posizione della Lapam nelle elezioni
artigiane
7.15. Nuova Facoltà di Economia proposta dalla sinistra
modenese
7.16. Dal Vanoni al Portico
7.17. Gorrieri: considerazioni sulla sinistra modenese
7.18. Un’iniziativa di Gorrieri: il Palazzo Europa
7.19. Congresso provinciale Dc e la mozione della sinistra
emiliano-romagnola
8. Gli anni della “contestazione”
8.1. Luciano Guerzoni e Francesco Cavazzuti
escono dalla Dc
8.2. 1968 — Elezioni politiche
8.3. Convegno della sinistra modenese a Pievepelago
8.4. A Carpi la sinistra modenese discute sul Pci
8.5. Il Portico: memoria di Martin Luther King
8.6. Convegno nazionale dei gruppi spontanei
8.7. XX Congresso provinciale Dc
8.8. Luigi Orlandi segretario provinciale Dc
8.9. 1969 — XI Congresso provinciale straordinario Dc
8.10. Una nuova pubblicazione: “Sinistra modenese”
8.11. Convegno nazionale della sinistra Dc a Fiuggi
8.12. 1970 — Il vescovo di Carpi, mons. Prati, sul divorzio
8.13. Documento politico del segretario regionale Gorrieri
8.14. Donat Cattin e l’autunno caldo
9. L’esperienza regionale
9.1. Elezioni regionali e amministrative
9.2. Gorrieri e Menziani eletti consiglieri regionali
9.3. Bassetti e Gorrieri a Lizzano in Belvedere
9.4. Corso di formazione per giovani a Molveno
9.5. Gorrieri: “Occorre riflettere sul referendum sul
divorzio”
9.6. Gorrieri in piazza Maggiore a Bologna contro il
fascismo
9.7. Zaccagnini al Convegno regionale dei dirigenti di
sezione Dc
9.8. 1971 — XXI Congresso provinciale Dc
9.9. Gorrieri, senza maggioranza, lascia la segreteria
regionale Dc
10. Gli anni difficili della sinistra modenese
10.1. Il periodico “Prospettive modenesi”
10.2. 1972 — Elezioni politiche
10.3. Campagna elettorale e il problema di “Ricerca” e
dell’Mpl
10.4. Elezioni del 7 maggio: Carra e Mengozzi non rieletti
10.5. Funzione e strategia della sinistra Dc
10.6. Flaminio Piccoli su Valori e contenuti del nuovo
centro-sinistra
10.7. 1973 — XXII Congresso provinciale Dc
11. La sinistra modenese verso la conclusione della
sua fase più significativa
11.1. La Dc di Modena di fronte al referendum sul divorzio:
i cattolici del no
11.2. Una “epistola” di Gorrieri alla sinistra modenese
11.3. L’esperienza de “Il Foglio”
11.4. Giovanni Manzini segretario provinciale Dc
11.5. Tavola rotonda a Bologna con illustri personalità
11.6. Il tentativo di una riorganizzazione del partito
11.7. Un documento firmato “Anonimo modenese”
11.8. Gorrieri: “Una riflessione in un momento di svolta”
11.9. Un documento di 13 appartenenti alla sinistra
modenese
11.10. 1977 — Gorrieri lascia la guida della sinistra
modenese
12. La sinistra modenese e la dissoluzione della Dc
12.1. 1976 — XIII Congresso nazionale Dc a Roma
12.2. Elezioni politiche: eletto deputato Guglielmo Zucconi
12.3. 1978 — A Modena Guido Bodrato commemora
Aldo Moro
12.4. XXIII Congresso provinciale: Manzini confermato
segretario provinciale
12.5. La Dc modenese critica sui giornali cinque dirigenti
della sinistra
12.6. 1979 — Elezioni politiche: eletto deputato
Enrico Menziani
12.7. Festa nazionale dell’amicizia a Modena
12.8. Pubblicazione della Dc sul Pci di Modena
12.9. 1980 — Elezioni regionali: Glicerio Vincenzi
consigliere regionale
12.10. 1981 — XXIV Congresso provinciale: Manzini
confermato segretario, successivamente
Emilio Sabattini
12.11. 1983 — XXV Congresso provinciale: Sabattini
confermato segretario
12.12. Elezioni politiche
12.13. 1985 — Elezioni regionali: nessun eletto della
sinistra Dc modenese
12.14. 1986 — XXVI Congresso provinciale: Sabattini
confermato segretario
12.15. 1987 — Gorrieri Ministro del Lavoro
12.16. Elezioni politiche anticipate: Giovanni Manzini eletto
senatore
12.17. “Progresso e solidarietà” nuovo periodico della
sinistra Dc modenese
12.18. 1990 — XXVII Congresso: la sinistra Dc modenese
sconfitta, eletto Giancarlo Bini
12.19. Costituzione del Circolo culturale Benigno
Zaccagnini
12.20. Elezioni regionali: Emilio Sabattini consigliere
regionale
12.21. 1992 — Elezioni politiche: Giovanni Manzini
confermato senatore
12.22. 1993 — Il manifesto di Lavarone
12.23. XXVIII Congresso provinciale: Paolo Pirazzoli eletto
segretario provinciale Dc
Cronologia dei più importanti avvenimenti nazionali
e internazionali (1946 – 2004)
Bibliografia, fonti archivistiche e indice dei nomi di persona
I Quaderni del Ferrari n.30
La "sinistra (cattolica) modenese"
Cronache di una singolare esperienza politica di base
a cura di Dario Mengozzi
Invito alla lettura
di Gianpietro Cavazza
La pubblicazione del lavoro di Dario Mengozzi si inserisce tra le iniziative che il nostro Centro culturale propone nel 75° anniversario della morte di Francesco Luigi Ferrari, avvenuta a Parigi nel 1933. Nella celebrazione di questo evento si è scelto di mettere in luce la forza innovativa e la passione per l’uomo che hanno caratterizzato e unificato l’impegno pubblico e la dimensione privata della vita di Ferrari e di proporre un percorso di confronto, dibattito e ricerca il cui motivo conduttore è ripreso dal tema che dà il titolo al progetto, Il potere dell’amore.
Questo Quaderno si colloca in questo percorso, presentandoci le vicende della sinistra modenese, una esperienza politica del movimento cattolico modenese guidata da Ermanno Gorrieri a partire dagli anni del secondo dopoguerra fino alla fine degli anni settanta.
Mengozzi dice chiaramente nella introduzione che il suo lavoro non è e non intende essere un testo storiografico. Può tuttavia essere considerato una “cronaca”, o un “diario” (anche se si tratta di un “diario ex-post”) le cui tappe sono scandite da un elenco di avvenimenti e di persone.
Come avviene per tutti i diari, anche in questo caso l’autore ha scelto fatti e nomi soprattutto sulla base di un coinvolgimento diretto: ricordi, ideali, priorità, giudizi di valore non sono resi espliciti, ma hanno improntato la successione cronachistica e sono il vero filtro del lavoro di ricerca che ha preceduto la stesura finale.
Si può decidere di leggere il “diario” per ricercare fatti e persone: chi era presente e chi no ad un determinato avvenimento. Ed emerge che centinaia e centinaia di persone hanno condiviso da protagonisti un lungo percorso politico e sociale.
Si può utilizzare la lettura del Quaderno anche per prendere seriamente in considerazione il senso e il significato di “sinistra” (in questo caso cattolica e modenese, come viene specificato nel testo), soprattutto in relazione alle dinamiche che hanno portato una parte dei “cattolici democratici” a partecipare alla costituzione del Partito democratico.
Una ulteriore chiave di lettura viene fornita dallo stesso Mengozzi quando scrive che l’esperienza della sinistra modenese è stata esperienza, per un certo periodo, di un gruppo a forte valenza comunitaria, “un gruppo di amici singolarmente omogeneo e affiatato” (sono parole di Gorrieri) che ha dato il proprio contributo “modesto, ma tenace e coerente”.
Si può parlare di valenza comunitaria almeno per due motivi: il primo riguarda l’intreccio fra la dimensione privata e quella politica; il secondo la partecipazione costante ad esperienze di base, motivata dall’intento di perseguire in ogni circostanza obiettivi di solidarietà, di redistribuzione delle risorse e di miglioramento delle condi-zioni sociali dei più sfavoriti. In una parola, dall’interesse verso gli altri.
Si è trattato di esperienze in associazioni, movimenti, parrocchie che hanno consentito di individuare valori/finalità nuovi, utili ad affrontare la prova della nuova situazione sociale. Tali valori poi hanno trovato una loro coerente concretizzazione e coerentemente sono stati l’esito di un percorso condiviso, in cui è diventato possibile integrare il piano culturale e quello politico e nello stesso tempo sforzarsi di mantenere quella coerenza sia a livello personale che a livello collettivo.
Preme infine ricordare che le fonti storiografiche utilizzate sono i materiali archivistici custoditi nell’Archivio storico Francesco Luigi Ferrari, in particolare l’archivio della Segreteria provinciale della Democrazia cristiana di Modena, le carte personali di Ermanno Gorrieri e Luigi Paganelli, alcune raccolte di periodici locali del secondo dopoguerra e i fondi che raccolgono le carte e i documenti prodotti dal Centro culturale F. L. Ferrari per le ricerche sulla storia del movimento cattolico modenese.
Gianpietro Cavazza
Presidente del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari
Modena, febbraio 2009