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Quaderno n. 22
"Famiglie, relazioni e benessere"
Presentazione
Il Centro di Consulenza per la Famiglia ha inaugurato i nuovi locali destinati prevalentemente alle attività di prevenzione e formazione. Locali resi necessari dallo sviluppo delle attività del Centro, fortemente voluti per rendere idoneo il Centro di Consulenza per la Famiglia ad accogliere al suo interno corsi e itinerari comprendenti una vasta area di intervento, che va dalla preparazione alla coniugalità e alla genitorialità, fino ad iniziative a favore di chi vive la dolorosa esperienza della malattia e del lutto.
Non manca inoltre un progetto specificamente culturale, attraverso una emeroteca e biblioteca, che raccoglie – unica nel territorio provinciale – le maggiori pubblicazioni sulla famiglia.
Una realizzazione resa possibile dal concorso di tanti e dal determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – alla quale va il nostro sentito ringraziamento – che ha inteso così, attestandoci ancora la sua stima, cooperare ad offrire un servizio particolarmente profetico per la prevenzione di situazioni di disagio e di lacerazione familiare.
Perchè tutto questo? La risposta è facile e ci è sollecitata dai dati statistici che si possono riscontrare facilmente nel testo.
A Modena – città e territorio – è forte e variegata la domanda di "fare famiglia" e di essere sostenuti nelle situazioni di crisi. Per molti infatti la "crisi" non è sinonimo di fine di un rapporto coniugale, ma occasione, sia pur dolorosa, di superamento ed anche di maturazione. Diamo così ragione di un sempre maggior numero di persone, con un significativo incremento della popolazione maschile, che hanno chiesto aiuto al nostro Centro e si sono mantenuti fedeli ai percorsi assegnati. Percorsi che non di rado vedono la sinergia di più figure professionali. Riteniamo pertanto che oggi ci sia ancora molto spazio per intervenire "prima", sia con percorsi formativi (da qui la necessità dei nuovi locali) che con percorsi di consulenza.
Il nostro impegno è frutto del concorso di tanti. Tra questi ci sono sia dei professionisti che offrono come volontari il loro servizio, sia un nucleo composto da personale dipendente, che garantisce la continuità nel tempo del servizio. Tutti i cittadini, modenesi e non, si trovano così ad usufruire di un servizio gratuito, professionalmente qualificato, per oltre cinquanta ore di apertura settimanale, in orario continuato. Un servizio che ha una sua peculiarità, senza il quale il nostro territorio sarebbe impoverito. Un servizio che chiede di essere messo nelle condizioni di crescere, attraverso adeguate forme di sostentamento da parte dell'ente pubblico, con il quale il Centro di Consulenza per la Famiglia ha attuato, fin dall'inizio, feconde forme di collaborazione, nel rispetto delle specifiche identità.
Da ultimo il Centro di Consulenza per la Famiglia manifesta la continua premura della comunità ecclesiale, dellaquale è espressione, per la persona e la famiglia. Siamo infatti convinti che accanto alla necessaria proclamazione dei valori della persona, del matrimonio e della famiglia, occorra offrire a tutti una pluralità di risposte concrete.
Il nostro Centro è una di queste.
In questo numero dei Quaderni del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari sono riportati gli atti del convegno realizzato per l'inaugurazione dei nuovi locali del Centro di Consulenza per la Famiglia, il 15 novembre 2003.
In quell' occasione sono intervenuti: Don Enrico Solmi, Direttore del Centro di Consulenza per la Famiglia, Gianfranco Levoni della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Mons. Benito Cocchi, Arcivescovo diModena-Nonantola, Riccardo Prandini, ricercatore confermato presso il Dipartimento di Sociologia dell'Università degli Studi di Bologna, Pierpaolo Donati, Professore ordinario di Sociologia della famiglia all'Università degli Studi di Bologna e Domenico Simeone, Docente di Educazione degli adulti e di Pedagogia Generale all' Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.
Hanno poi portato il proprio saluto: Alberto Caldana, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Modena, Graziano Pattuzzi, Presidente della Provincia di Modena e Carlo Giovanardi, Ministro per i Rapporti con il Parlamento.