INDICE
Presentazione ...................................................................................................................Gianpietro CavazzaPresidente del Centro culturale "F. L. Ferrari" |
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Introduzione......................................................................................................................... |
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1. Parte Prima
Opere di solidarietà
Censimento di gruppi, associazioni e onlus promotori di progetti di solidarietà internazionale.
1.1Introduzione..................................................................................................................... |
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1.2 I progetti in Europa ........................................................................................................ |
Pag.21 |
1.3 I progetti in Africa.......................................................................................................... |
Pag.41 |
1.4 I progetti in America...................................................................................................... |
Pag.64 |
1.5 I progetti in Asia............................................................................................................. |
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1.6 Progetti con nuclei d’appoggio sul territorio locale....................................................... |
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1.7 Conclusioni..................................................................................................................... |
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2. Parte Seconda
2.1 I testimoni raccontano
Idee, Prospettive, Progetti sulla solidarietà internazionale e la sua cultura a cura di alcuni protagonisti della cooperazione internazionale del territorio locale.
Riflessioni finali e Conclusioni............................................................................................
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Bibliografia..........................................................................................................................
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di Gianpietro Cavazza
Molti di noi sono certamente a conoscenza, attraverso i mass media, delle drammatiche situazioni che vedono coinvolti i paesi del sud del mondo. Calamità naturali, epidemie e guerre, mettono in evidenza alcune drammatiche realtà e ci invitano a non rimanere passivi di fronte all’emergenza.
Purtroppo però, i riflettori dell’opinione pubblica, si accendono su questi paesi solo per segnalare un’emergenza; ci sono ancora molti conflitti che insanguinano il pianeta, che non fanno più notizia e per questo vengono dimenticati. C’è quindi poca presa di coscienza sulla “drammatica e normale quotidianità” di sofferenza e di lotta di gran parte dell’umanità e sull’estremo e ingiusto divario che esiste in termini di diritti, reddito, opportunità, istruzione e salute tra nord e sud del mondo. A riprova di questa affermazione c’è la presenza sempre più massiccia di extracomunitari, che arrivano nel nostro paese alla ricerca disperata di un lavoro e di condizioni di vita più dignitose. Spesso si offre il proprio contributo per rispondere a queste drammatiche situazioni, ci chiediamo però se esista davvero una consapevolezza diffusa rispetto a questetematiche. Consapevolezza rispetto ad esempio a tutte le guerre attualmente in corso, dei morti che l’aids miete in Africa, di come aumenta il divario di tenore di vita tra i paesi poveri e quelli ricchi e della nostra personalissima responsabilità (autoformazione, stile di vita, testimonianza…) nel modificare questo ingiusto stato di cose.
Ci sono moltissimi gruppi, associazioni e singoli che si impegnano in entrambi i fronti: quello delle emergenze e quello, con tempi più lunghi, dei progetti volti alla promozione e allo sviluppo dell’uomo. (Vedi in allegato cartine geografiche in cui sono segnate le opere di solidarietà nel mondo). Fondamentale risulta essere il ruolo degli enti locali che con politiche di cooperazione decentrata, coordinano le energie sul territorio (ong, associazioni…), per finanziare progetti di aiuto verso questi paesi tramite ad esempio erogazione di materiale ecc. Da diversi anni inoltre, la Regione Emilia Romagna stanzia finanziamenti per sostenere progetti di cooperazione allo sviluppo in collaborazione appunto con associazioni di volontariato, privati, o.n.g, ed enti locali.
Il rischio che purtroppo si evidenzia è che questi interventi, realizzati da persone altamente motivate e professionali e adeguati alle reali esigenze in cui operano, hanno scarsa visibilità e conoscenza nel nostro territorio.
E’ importante e urgente quindi, mettere in evidenza queste azioni per diffondere una cultura della solidarietà, nella convinzione che eliminare gli squilibri e realizzare condizioni di vita giuste e dignitose per tutti gli uomini, sia un dovere, prima di tutto morale, ed un interesse che i paesi “ricchi” del nord del mondo, debbano perseguire.
Un grande ruolo su questo terreno spetta alla scuola: sono infatti i bambini e i giovani i primi a dover essere sensibilizzati su questi temi, per formare persone costruttive, critiche e appassionate ai problemi che riguardano l’umanità. Abbiamo cercato di vedere quello che già si era fatto, le collaborazioni costruite in tal senso tra la scuola, le associazioni promotrici dei progetti e gli enti locali.
Già moltissime associazioni di volontariato infatti realizzano progetti di formazione e sensibilizzazione circa questi temi all’interno delle scuole medie, elementari e superiori. (ad es. Bottega del sole, Centro Missionario, RTM). Oppure si realizzano progetti per coinvolgere gli studenti in vere e proprie ricerche sulle condizioni dei paesi in via di sviluppo, come ha fatto il progetto Chernobyl, comitato di Carpi, Novi e Soliera organizzando un vero e proprio concorso a premi nelle scuole superiori di Modena e provincia e l’Associazione verso un Mondo Unito (Amu) che ha previsto incontri di formazione per insegnanti e genitori e la realizzazione di mercatini da parte dei ragazzi di tutte le scuole di Carpi, per sostenere i vari progetti di solidarietà.
Anche nel caso di questo opuscolo ci sembra importante divulgarlo nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio preso in esame, concordando con gli insegnanti lo strumento didattico migliore ed efficace per i ragazzi.
Nella prima parte dell’opuscolo ci si ripropone quindi attraverso la ricerca e l’intervista sul campo, di verificare e rendere visibile opere di solidarietà internazionale di onlus, associazioni, istituzioni e privati verso i paesi poveri del mondo. Il primo obiettivo è dunque quello di diffondere la cultura della solidarietà soprattutto tra i giovani, per sensibilizzare e conoscere i problemi e le ingiustizie che affliggono gran parte dell’umanità.
Questo testo vuole essere uno strumento utile per censire gruppi, associazioni, progetti, per realizzare in questo modo una mappa della solidarietà internazionale nel nostro territorio, che ne renda visibili le risorse e che aiuti il lettore ad orientarsi tra le sue molteplici proposte ed offerte.
E’ necessario quindi, risalire alla genesi della formazione di questa cultura, come si è sviluppata e riflettere oggi, circa gli strumenti per potenziarla.
Significativo risulta inoltre valutare, l’impatto reale di questa mobilitazione di energie, persone, denaro, nelle aree di maggiore povertà e indigenza. Un impatto che si misura in primo luogo nei confronti di persone svantaggiate, deprivate ed emarginate, per il loro sviluppo e promozione.
Nella seconda parte del testo si è dato spazio alle considerazioni di sette testimoni protagonisti della cooperazione internazionale e/o promotori di progetti di solidarietà sul nostro territorio. Si è chiesto loro di riflettere e fornire un contributo riguardo a temi strettamente legati alla solidarietà internazionale quali la cultura della solidarietà, lo stile di vita, il legame tra l’immigrazione e la solidarietà, il ruolo delle istituzioni e dell’associazionismo, l’emergenza o la quotidianità rispetto agli interventi, le connessioni tra solidarietà internazionale e pace, immigrazione, difesa dei diritti umani, finanza etica, sviluppo sostenibile…….
Hanno dato il loro contributo:
q Mario Cavani di Overseas, vice presidente nazionale di Banca Etica
q Stefania Contri presidente dell’associazione di solidarietà con il popolo Saharawi “Kabara Lagdaf”-Modena
q Roberto Rebecchi presidente del comitato del progetto Chernobyl e presidente della commissione per il volontariato del comune di Carpi.
q Gianluca Viaggi presidente locale per Finale Emilia di Mani Tese.
q Roberto Zanoli vice presidente di RTM, collabora presso la Caritas Diocesana di Carpi.
q Gabriele Bonomi, presidente dell’associazione Betania onlus
Ci auguriamo che questa pubblicazione sia innanzitutto uno strumento utile per conoscere, avvicinarsi e magari contribuire a tutti quei gruppi che attualmente promuovono e diffondono solidarietà internazionale.
Ci auguriamo anche che nascano da parte di chi legge, nuove idee e proposte di solidarietà nel nostro territorio potenziando l’efficacia dei progetti in essere o magari realizzando progetti legati ad altre realtà ancora più dimenticate.
Siamo consapevoli dell’impossibilità di realizzare una mappatura completa dei tanti gesti, azioni di singoli e gruppi in materia di solidarietà internazionale e di questo ci scusiamo; questo testo vuole rappresentare unicamente un contributo per una più ampia conoscenza di quanto si è realizzato finora e uno stimolo a potenziare e diffondere una cultura della solidarietà.
La ricerca riguarda l’operato di gruppi, associazioni, onlus e di progetti iniziati e /o realizzati a volte anche con il contributo pubblico del territorio in oggetto.
Il periodo preso in esame va dal 1995 al 2001.
Alcuni progetti sono iniziati e conclusi, altri continuano, altri si sono esauriti in questo periodo, altri invece sono promossi da associazioni provinciali e nazionali (ad esempio Udi, Lega Ambiente, Mlal, Cefa, Avsi, Mani Tese, Reggio Terzo Mondo) che hanno gruppi significativi di riferimento nel territorio locale.
La ricerca prevede diverse fasi di lavoro:
q Individuazione dell’iniziativa e dei rispettivi responsabili (novembre 2001).
q Censimento dei differenti progetti (dicembre 2001 - gennaio 2002)
q Interviste con i referenti dell’iniziativa (gennaio2001-febbraio 2002)
q Elaborazione di una scheda esplicativa riguardante il progetto e l’associazione promotrice (febbraio - marzo2002)
q Intervista a responsabili delle associazioni (aprile 2002) e ai referenti di alcune associazioni per riflessioni sul tema.
q Stesura definitiva del materiale e redazione delle conclusioni finali (giugno 2002)
q Confronto e condivisione con le istituzioni scolastiche, al fine di favorire un possibile utilizzo a fine didattico nelle classi delle scuole medie e superiori (giugno-settembre 2002)
q Promozione dell’opuscolo e del relativo cd-rom nelle scuole medie e superiori (gennaio 2003). Presentazione di un sito internet in cui saranno consultabili le schede dei progetti e delle associazioni.
E’ stata realizzata una mappatura di tutti i gruppi, associazioni, privati, o.n.g. che realizzavano nel territorio in questione progetti di solidarietà internazionale.
Ai referenti dei diversi gruppi, è stata realizzata una intervista non strutturata per analizzare le caratteristiche dei progetti di solidarietà e delle associazioni promotrici, raccogliendo a supporto dell’intervista anche numeroso materiale cartaceo.
Una volta raccolto e analizzato il materiale, è stata realizzata una scheda analitica per ciascun gruppo analizzandone le caratteristiche, i paesi di intervento, la tipologia dell’iniziativa, gli obiettivi, come si sostiene, quante persone sono coinvolte e un approfondimento circa il progetto sostenuto. Per ogni paese, inoltre sono stati inseriti alcuni dati riguardanti il numero degli abitanti, il reddito pro-capite ecc., per avere una immagine che fosse la più precisa possibile circa il paese in questione. E’ stata realizzata anche una cartina con i quattro continenti nella quale viene indicata anche graficamente la rete di aiuti internazionali che partendo dal nostro territorio locale, irrorano il mondo intero.
Una seconda intervista con domande aperte è stata inoltre somministrata ai referenti di alcune associazioni del mondo laico e cattolico chiamati a dare una risposta ai temi di solidarietà internazionale e cooperazione allo sviluppo.
Infine si sono incontrati i presidi delle scuole elementari, medie e superiori per concordare insieme la divulgazione dell’opuscolo nelle classi, che avverrà tramite la realizzazione del cd rom e del sito internet.
Hanno realizzato questo testo:
Valler Cestelli, laureato in lettere moderne a Bologna nel 1975 con una tesi su “Il carpigiano nell’età napoleonica: economia e società”; assessore in Provincia dal 1995 al 1999; professore nelle scuole medie; coautore con Luigi Paganelli del libro “Origini e nascita della cisl a Modena 1941/1951.
Maria Chiara Buzzega, laureata in Scienze dell’Educazione a Bologna nel 2000 con una tesi in Sociologia dell’Educazione sui progetti di Adozione a Distanza realizzati a Carpi, visti come esperienze educative e di solidarietà. Attualmente lavora al centro di Formazione professionale Nazareno e come educatrice al centro “Hip-Hop” per pre–adolescenti e al circolo di aggregazione giovanile “Inchiostro” a Carpi.