CONTENUTI
Presentazione
di mons. Benito Cocchi e mons. Elio Tinti
Introduzione al Rapporto 2001
PARTE PRIMA: LETTURA DEI DATI
Porta Aperta a Carpi
Porta Aperta a Mirandola
Porta Aperta a Modena
PARTE SECONDA: STRUMENTI DI CONOSCENZA
Badanti e aiutanti domiciliari: la nuova forza lavoro per l'assistenza alla persona
di Luana Di Giustino e Walter Nanni
Appendice statistica
Bibliografia
Quaderno del Ferrari n. 16
Osservatorio sulle povertà
RAPPORTO 2001Caritas di Modena e Carpi
INTRODUZIONE
mons. Benito Cocchi
Arcivescovo Abate di Modena-Nonantola
mons. Elio Tinti
Vescovo di Carpi
Nel presentare il Rapporto 2001 sulle povertà nel territorio modenese limitatamente alle richieste che si sono presentate nei tre Centri di ascolto, come Vescovi responsabili delle due comunità diocesane di Modena e Carpi, vorremmo esprimere un ringraziamento e offrire due riflessioni.
Il ringraziamento è rivolto a quanti, tra operatori e volontari, nei tre Centri di ascolto 'Porta Aperta' di Modena, Carpi e Mirandola, hanno profuso in questo lavoro di raccolta e di lettura dei dati, il meglio di sè in competenza, disponibilità di tempo, passione e testimonianza generosa di carità cristiana. Siamo sempre più convinti e desideriamo che la comunità ecclesiale cresca in questa consapevolezza che il lavoro dell'Osservatorio svolge un importante compito di monitoraggio e insieme anche una significativa funzione pastorale perchè tiene desta l'attenzione dei credenti e non, all' evolversi dei fenomeni sociali legati soprattutto alla povertà, all'immigrazione e al disagio. Ma il ringraziamento – doveroso- si estende non solo perquest'opera che giunge alla su settima edizione, ma anche – e diremmo soprattutto- per il quotidiano servizio di accoglienza, di consulenza e di aiuto effettivo che le Caritas di Modena e Carpi offrono a chi vive in difficoltà. Senza questa 'quotidiana carità questo strumento non giungerebbe annualmente alla luce.
La prima riflessione – scorrendo i dati – è che il singolo 'povero' non è più singolo ma spesso porta con sè i problemi, le difficoltà della famiglia. E questo – pur creando ulteriori problemi di inserimento, di integrazione – costituisce un dato molto significativo. I ricongiungimenti familiari degli stranieri o comunque il nucleo familiare, sono un tutt'uno con la persona. I Centri di ascolto lo hanno registrato quest'anno con maggiore evidenza e questo testimonia ancora una volta della centralità della famiglia non solo in ordine al processo di integrazione degli immigrati; essa è veramente il crocevia di ogni problema sociale, umano, culturale e anche religioso. Favorire la sua stabilità, la sua serenità economica e la sua integrazione sociale significa contribuire a una società equilibrata, giusta e armoniosa.
La seconda riflessione è rivolta alle nostre comunità di credenti e di discepoli del Signore. I dati, la realtà, le situazioni di sofferenza e di disagio – di cui i Centri di ascolto in qualche modo si sono fatti carico anchequest'anno- riguardano tutti e tutti interpellano. Guai se pensassimo che servono solo agli operatori della Caritas e non invece siano uno stimolo per noi affinchè incarniamo con maggiore coerenza quella fede cheprofessiamo alla domenica in chiesa.
La nostra fede nel Risorto ci obbliga a incontrarlo, vederlo e amarlo in tutti, specialmente nel più povero e nel più piccolo, nel più bisognoso. Dalla pubblicazione del Rapporto ci attendiamo perciò che sisappia cogliere l'invito a non perdere di vista le necessità degli ultimi perchè, dice il vangelo, ' da questo vi riconosceranno: se avrete amore gli uni per gli altri e su questo saremo giudicati dal signore al termine della nostra vita'.
Il Quaderno del Ferrari n.16
Osservatorio sulle Povertà. RAPPORTO 2001. Caritas di Modena e Carpi
può essere consultato o preso in prestito presso la Biblioteca del Centro culturale F. L. Ferrari.
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